Rispetto del codice della strada: una necessità per arginare gli incidenti mortali

“Meno incidenti, ma più morti sulle strade: la falla della sicurezza stradale”

In attesa dei numeri ufficiali del 2018, vi riportiamo alcuni dati sull’andamento della sicurezza stradale in Italia nel 2017. In tanti di voi lo avranno letto che “sono diminuiti gli incidenti, ma sono aumentate le vittime sulle strade”. Un dato che, se da un lato fa ben sperare, dall’altro ci permette di fare un’analisi più approfondita sulla pericolosità degli incidenti che avvengono soprattutto per scarsa attenzione ed eccesso di velocità confermando una grave lacuna del rispetto del codice della strada.

In tutta Italia nel 2017 ci sono stati 174.933 incidenti con lesioni a persone (-0.5% rispetto al 2016), ma si sono si sono registrati 3.378 morti rispetto ai 3.283 dell’anno precedente. In Umbria, invece, nel 2017 ci sono stati 2.361 incidenti con lesioni a persone (-0.9% rispetto al 2016) – Dati ISTAT.

A livello nazionale sono cambiate anche le categorie delle vittime. Sempre più colpiti i motociclisti (+11.9%) e i pedoni, saliti a quota 600 (+5.3%). Quest’ultimi non possono ritenersi al sicuro nemmeno nelle loro aree protette, ovvero le strisce pedonali, in quanto gli automobilisti, distratti dall’utilizzo degli smartphone e irrispettosi dei limiti di velocità, spesso non si fermano in loro prossimità. Soprattutto gli anziani con i loro scarsi riflessi, i movimenti ritardati e la fisiologica attitudine ad essere meno reattivi a percepire i “nuovi” rischi stradali, sono la fascia più coinvolta in questi incidenti.

A conferma di quanto riportato, il dato che ci dice che il 74.6% degli incidenti sono avvenuti nelle strade urbane, il 20% in quelle extraurbane e il 5.4% nelle autostrade dove il rischio di incidenti è solitamente legato alla stanchezza (soprattutto per chi guida mezzi pesanti) e il non rispetto dei limiti di velocità.

Insomma, alla guida serve una maggiore consapevolezza e rispetto del codice della strada per garantire sicurezza per sè stessi e per gli altri.